Ci sono giorni speciali nella vita di ogni ragazzo, che rimarranno per sempre scolpiti nella memoria: il primo bacio, la prima volta, la prima serata folle con gli amici… Poi ci sono degli eventi particolari ugualmente importanti a cui non si può proprio legare un bel ricordo. C’è un particolare giorno, una specifica esperienza legata quasi sempre ad una figuraccia di dimensioni apocalittiche: la presentazione della fidanzata ai propri genitori. Ogni ragazzo sa che la madre sarà piena di sorrisi e che cercherà di essere simpatica e alla mano, ma ogni ragazzo sa che la madre vedrà in quella ragazza la propria nemica giurata con cui combattere una guerra lunga una vita intera. Il padre sarà condiscendente e insolitamente spiritoso, ma sappiamo bene che quel padre, sta solo cercando di arginare lo tsunami che di lì a poco si potrebbe scatenare. Cosa succede se la fidanzata è molto più grande…?
Diego Ruiz scrive una commedia sfacciata e piccante sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche. Uno sguardo esilarante sui rapporti di coppia, sulle relazioni tra genitori e figli e sugli inevitabili conflitti tra uomini e donne. La Ciliegina sulla Torta è una commedia divertente e uno spettacolo allegro, ma non spensierato perché i protagonisti saranno sempre sull’orlo di una crisi di nervi e lo spettatore riderà e rifletterà sugli imprevisti e le sorprese che la vita porta in serbo per ognuno di noi.
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febbraio 2026
prossimamente...
La ciliegina sulla torta - Recensioni
La commedia di Diego Ruiz, che firma anche la regia, reduce dal premio di Borgio Verezzi, si conferma brillante e divertente
Una coppia anticonformista gestisce un ménage familiare che per i canoni (ancora attuali) della società appare strano: Giulia (Edy Angelillo) è un avvocato di successo che ha “sacrificato” (le virgolette sono un obbligo) la famiglia per la carriera. Non sa neppure dove in cucina siano collocati bicchieri o piatti ed anche in ufficio non ha poi tutta questa memoria: in tribunale non ha rivali, ma la sua segretaria potrebbe chiamarsi Ortensia, Violetta, Rosa! Tanto deve solo organizzarle l'agenda, come a casa ad organizzare vita e a badare al figlio Tommy (Luca Attadia) c'è sempre stato Filippo (Blas Roca Rey), misurato, ponderato, giudizioso. Un perfetto casalingo che in passato ha scritto favole per bambini e che nel cassetto, vicino al mestolo per la minestra, ha un romanzo da pubblicare il cui finale non lo convince e non lo convincerà mai. Filippo non è più un bambino, anzi, sta per tornare in Italia dall'America dove sta seguendo le orme materne studiando Legge. L’occasione è ghiotta: torna a casa per festeggiare il compleanno e non è solo. Con lui la “matura”, anzi “maturissima” fidanzata Cherry (Milena Miconi), italo americana rumorosa e appariscente che potrebbe, anzi ha!, l'età di Giulia. L'apparente emancipazione della famiglia sembra andare a rotoli perché questa esuberante e prorompente “tardona” non è certo quella “ciliegina sulla torta – a dispetto del nome – che qualsiasi madre o padre sognerebbe per il futuro del proprio bello, bravo, intelligente e chi più ne ha più ne metta, figlio. Chiunque, tranne che lei! Ed è probabilmente questa la frase “chiave” di una pièce assolutamente nelle corde di autore che ormai conosciamo bene, Diego Ruiz, che firma anche la regia di un racconto che strizza l'occhio alle commedie americane garbate degli anni '60 dirigendo tre attori che non hanno bisogno di presentazioni ed un giovane, ma all'altezza della situazione, Fabo. Valore aggiunto la scenografia di Mauro Paradiso che costruisce per il quartetto uno spazio nel quale divertirsi e far divertire con una funzionale uscita sul giardino dal quale provengono luci del mattino o riflessi della sera per lo scorrere del tempo. Un ritmo incalzante per circa un'ora e cinquanta con battute che si rincorrono come le palline di una partita a tennis giocata in doppio. Cast convincente – e come potrebbe non esserlo – che non scivola mai nel volgare anche nelle battute piccanti e neppure nel rischio di diventare una macchietta di se stessi. Ruiz costruisce i personaggi cucendoli addosso agli interpreti enfatizzando, nel susseguirsi delle battute, sia le fragilità che i valori aggiunti di ogni ruolo. Edy Angelillo dà voce ad una Giulia alle prese con i rimorsi di aver lasciato il ruolo di madre imposto dalla società e del sentirsi responsabile che il figlio stia scegliendo una donna più grande per compensare la sua assenza. Lotta in maniera ironica con la menopausa e nello stesso tempo ingaggia una “guerra” con la futura nuora pur imponendosi di accettarla. Roca Rey è un papà giovane, comprensivo e fin troppo tollerante con tutti che però riesce a far empatizzare con il suo essere un po' “naif”. La stessa Miconi, il cui personaggio è ovviamente caricaturale riesce comunque sempre a mantenere le distanze dal diventare ridicola. Probabilmente sia Ruiz che lei hanno visto più e più volte “My Fair Lady” (meraviglioso capolavoro del 1964 con Julie Andrews e Rex Harrison) perché Cherry in alcuni atteggiamenti ci ha molto ricordato l'Eliza Dolittle prima della “ripulita” da parte del pigmalione. La gomitata con la strizzata d'occhio è stato un tuffo tra i fiori di Covent Garden ed anche un po’ nel doppiaggio italiano della Hepburn. Si ride e tanto, per tutto lo spettacolo e si rimane un po’ spiazzati dal finale. Quale finale? Ovviamente non lo sveliamo, vi diciamo solo che uscirete dal teatro con uno spunto di riflessione in più.
di Beatrice Ceci di Media&Sipario
Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2022
Alla commedia è stato assegnato il Premio Camera di commercio delle Riviere liguri, destinato allo spettacolo di maggior successo.«Questa rappresentazione, con il doppio sold out registrato, è quella che ha attirato il maggior numero di spettatori in piazza Sant’Agostino. Ed è sempre eccellente la ricaduta economica della manifestazione teatrale sulle attività commerciali del paese».
Soverato Teatro Comunale gennaio 2025
La tanto attesa nuova stagione teatrale di Soverato si è aperta con “La ciliegina sulla torta”, commedia brillante scritta e diretta dall’ottimo Diego Ruiz.
Il teatro comunale, come al solito gremito, ha applaudito a scena aperta Edy Angelillo, Blas Roca Ray, Milena Miconi e Luca Attadia. Con una recitazione intrigante e di gran ritmo, la storia della complessità dei rapporti tra genitori, figli, generi/nuore, mariti e mogli, ha ammaliato il pubblico ed ha saputo sorprenderlo con un finale ricco di colpi di scena.
Insomma una vera e propria “ciliegina” sulla vita culturale della Perla dello Jonio, come al solito griffata dal Vice Sindaco Emanuele Amoruso e dall’ Ufficio Cultura del comune guidato da Paola Grande.
Il primo dei nove appuntamenti in cartellone ha già fatto intendere il livello artistico che la piazza di Soverato merita e ricerca : un’ interpretazione del concetto di teatro capace di dare soddisfazione a tutti i tipi di gusto ed un palcoscenico calcato da attrici ed attori di fama nazionale e non solo. Una serata emozionante e particolare, caratterizzata dalla standing ovation finale capace di esprimere, dalla galleria alla platea, il gradimento sia della piece proposta che del progetto culturale in corso di continua costruzione.
A conclusione di uno splendido periodo natalizio, Soverato conferma di meritare il titolo di Città, mostrandosi come una realtà aperta alla cultura, alla socializzazione nonché ad ogni tipo di evento meritevole di attenzione.
È stato compito dello storico anfitrione delle serate, Lino Gerace, accogliere, con la consueta ed apprezzata professionalità, il pubblico ad inizio spettacolo prima dell’apertura del sipario.
Una torta ricca di creme e dolci golosità, dotata di una ciliegina che, realmente, ha esaltato il gusto e deliziato ogni palato, con delicatezza e sapienza.
www.soveratounotv.net
La piccante e pluripremiata commedia con Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Luca Attadia al suo debutto
NewTuscia – CARBOGNANO – Terzo appuntamento della nuova Stagione teatrale del Teatro Bianconi sabato 16 novembre alle 17.30 e in replica domenica 17 novembre sempre alle ore 17.30 con la prima stagionale della LA CILIEGINA SULLA TORTA di Diego Ruiz, che ne firma anche la regia, Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e con Luca Attadia.
Ci sono giorni speciali nella vita di ogni ragazzo, che rimarranno per sempre scolpiti nella memoria: il primo bacio, la prima volta, la prima serata folle con gli amici… Poi ci sono degli eventi particolari ugualmente importanti a cui non si può proprio legare un bel ricordo. C’è un particolare giorno, una specifica esperienza legata quasi sempre ad una figuraccia di dimensioni apocalittiche: la presentazione della fidanzata ai propri genitori. Ogni ragazzo sa che la madre sarà piena di sorrisi e che cercherà di essere simpatica e alla mano, ma ogni ragazzo sa che la madre vedrà in quella ragazza la propria nemica giurata con cui combattere una guerra lunga una vita intera. Il padre sarà condiscendente e insolitamente spiritoso, ma sappiamo bene che quel padre, sta solo cercando di arginare lo tsunami che di lì a poco si potrebbe scatenare. Cosa succede se la fidanzata è molto più grande…?
Diego Ruiz scrive una commedia sfacciata e piccante sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche. Uno sguardo esilarante sui rapporti di coppia, sulle relazioni tra genitori e figli e sugli inevitabili conflitti tra uomini e donne. La Ciliegina sulla Torta è una commedia divertente e uno spettacolo allegro, ma non spensierato perché i protagonisti saranno sempre sull’orlo di una crisi di nervi e lo spettatore riderà e rifletterà sugli imprevisti e le sorprese che la vita porta in serbo per ognuno di noi.
Chiunque, tranne che lei! E’ questa la frase “chiave” di una testo assolutamente esilarante con un ritmo incalzante e battute che si rincorrono come le palline di una partita di ping pong, prima dell’imprevedibile finale.
Commedia prodotta dalla Carpe Diem, società di produzione di casa del Bianconi, che al suo debutto nel 2022 al Festival Teatrale di Borgio Verezzi, il più importante festival di teatro d’Italia, ha vinto il Premio Camera di commercio delle Riviere liguri. Dopo la vittoria la commedia ha girato in tournee per tutto il 2023 nei maggiori teatri nazionali riscuotendo ovunque un grande successo ed è al suo debutto stagionale prima di ripartire per uno nuovo trionfale tour in tutta Italia.
di Serena Biancherini di www.newtuscia.it
Gli autori del teatro “leggero”, quello comico per intenderci, spesso si concentrano nel creare situazioni paradossali e divertenti, talvolta esilaranti, ma a volte trascurano il plot. In questi casi, è facile uscire da uno spettacolo dopo aver riso molto senza riuscire a ricordare cosa sia effettivamente accaduto sulla scena.
A dispetto di questa tendenza, La ciliegina sulla torta di Diego Ruiz si rivela una piacevole sorpresa. Non solo riesce a far ridere grazie a siparietti comici davvero esilaranti, ma consente anche allo spettatore di cogliere senza difficoltà il messaggio che l’autore vuole trasmettere.
Giunta al terzo anno di repliche e con un cast rinnovato, la commedia (che fa anche un uso sapiente e misurato di doppi sensi) continua a riscuotere un meritato successo grazie alla solida scrittura teatrale e all’affiatamento del cast.
La trama ruota attorno a una coppia matura di coniugi, Giulia (Edy Angelillo) e Filippo (Blas Roca Rey), che vive una curiosa inversione dei ruoli familiari. Lei è un’avvocata di successo, mentre lui ha scelto di lasciare la stessa professione per diventare casalingo. Il loro figlio Tommy (Luca Attadia), che studia legge in America e sta per tornare a casa per le vacanze, ha una grande sorpresa da annunciare: si è fidanzato con Cherry (Milena Miconi), una donna molto più grande di lui, vedova esuberante e ricchissima, con la quale ha intenzione di sposarsi.
Se il padre accoglie la notizia con un certo entusiasmo, quasi inorgoglito dalle particolari doti amatorie del figlio, la madre, coetanea di Cherry, è decisamente contrariata. Non vuole permettere che il suo “bambino” sposi una donna tanto più avanti negli anni di lui tanto che potrebbe essere sua madre. Da qui nasce una lunga serie di equivoci che porteranno tutti i personaggi a rivedere le proprie posizioni, fino a un finale a sorpresa (ben congegnato) che lascia aperta la possibilità di un lieto fine.
La ciliegina sulla torta è una commedia divertente e ben strutturata che premia soprattutto la comicità “femminile”, sostenuta dalla naturale vena umoristica di Edy Angelillo, la quale ben contrasta con la maschera più costruita e giocosa di Milena Miconi. Risultano altrettanto efficaci le figure maschili: Blas Roca Rey sa creare intermezzi davvero spiritosi, mentre Luca Attadia, giovane e frizzante, è il centro dell’intreccio narrativo.
Di Simona Rubeis
Margherita, o Petunia o Violetta od Ortensia che dir si voglia, è proprio la segretaria perfetta. Lo sa Filippo, nella veste di consorte-casalingo dedito alla cura del ménage familiare, così come lo sa Giulia, avvocata di grido che, con la sua fissazione di buttare un occhio su ogni cosa, tende a dimenticare ciò che non rientra nel suo personalissimo orizzonte delle priorità, compreso il nome della fida collaboratrice. Ma non importa, del resto ognuno è fatto a suo modo.
Poche frasi, ed è già chiaro chi sono i personaggi, cosa fanno, come si muovono, cosa pensano.
Un uomo si confronta con una donna, sua moglie. I due chiacchierano del più e del meno contribuendo a delineare un primo quadro abbastanza atipico, ma singolare nella sua specificità.
«La ciliegina sulla torta», commedia scritta e diretta da Diego Ruiz e proposta in questi giorni al Teatro Manzoni, vede impegnato un cast estremamente affiatato composto da Edy Angelillo, Milena Miconi, Blas Roca Rey e Luca Attadia.
L’ambientazione studiata da Mauro Paradiso per l’allestimento è curata nei più piccoli dettagli. Siamo in un appartamento moderno, gradevole e ben organizzato: una cucina ben accessoriata, una sala da pranzo elegante e funzionale, una vetrata su un giardino. Sullo sfondo, una foto sulla mensola, una pianta che scende dalla libreria. Insomma, una scenografia sostanzialmente perfetta. E lì ci sono loro, un lui ed una lei come tanti, che parlano, si raccontano, battibeccano.
La donna, una professionista di successo fortemente presa dalla propria carriera, è talmente consapevole del proprio valore da dimenticare la buona creanza di non sminuire chi le sta al fianco. L’uomo, invece, è Filippo, ex legale che ha deciso di rinunciare alle gratificazioni lavorative per gestire al meglio la vita in casa. Ma un sogno nel cassetto ce l’ha, quello di diventare romanziere anche se, un po’ per indole, un po’ per mancanza di supporto, si ferma all’ultimo miglio e non si decide a presentare il suo manoscritto ad un editore.
Fra piccole recriminazioni, critiche accennate e bonari rimproveri, tutto scorre nel flusso della quotidianità. La dinamica di coppia, benché sbilenca, appare collaudata, ed i due coniugi rimangono fermi nei panni che la convivenza gli ha cucito addosso.
A sparigliare la carte sarà il ritorno di Tommaso, il figlio venticinquenne dei due, di rientro dagli Stati Uniti dove sta per concludere il percorso universitario. In Italia per festeggiare il suo compleanno, il ragazzo porta con sé una ventata di novità e, con l’euforia che accompagna le scelte dei giovani, provoca uno sconquasso totale dell’equilibrio presentando ai genitori la sua dolce Cherry che, piccolo inciso, ha il doppio dei suoi anni.
Per una maniaca del controllo come Giulia la situazione non è accettabile, il futuro che aveva pianificato per l’amato Tommy viene meno, e lei si trova a dover gestire una evoluzione che non aveva minimamente contemplato.
Fra equivoci spiritosi, imbarazzanti fraintendimenti e aggrovigliati sviluppi, si dipana una divertentissima storia che solo nelle ultime battute chiarisce il senso, con un doppio effetto a sorpresa che lascia simpaticamente stupito il pubblico presente in sala.
La sintonia degli interpreti è tangibile, sarebbe infatti altrimenti impossibile sostenere il ritmo serrato delle battute, elemento di forza di queta pièce briosa e delicata. «La ciliegina sulla torta» intrattiene in modo genuino, senza mai scivolare nella grossolanità, neanche nei momenti in cui le allusioni sessuali potrebbero portare a cedere alla tentazione di sdrucciolare verso esternazioni sgarbate.
Un po’ isterica ed un po’ nevrotica, oltre che imbrigliata nelle caldane della menopausa che la rendono oltremodo irritabile, Giulia è una figura ben riuscita grazie alle doti interpretative della versatile Edy Angelillo, che restituisce alla parte i toni e gli umori altalenanti con equilibrio e misura. Ad affiancarla, una spassosa Milena Miconi che propone una versione ponderata, benché caricaturale, della bella italo-americana Cherry, svampita come il ruolo le ricorda, ma tutto sommato saggia quanto basta.
Blas Roca Rey gioca con un personaggio dalle esternazioni più lineari e logico sequenziali, dando luce alla complessità della genitorialità rivestita da Filippo. Molto bravo anche Luca Attadia, il giovane Tommy, cui viene affidato il compito di sorprendere per originalità, guadagnandosi l’abbraccio finale del pubblico.
Uno spettacolo tutto da gustare.
Referente Spettacolo
Laura Bartolucci
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